lunedì 30 settembre 2013

L'ISOLA DI FUERTEVENTURA (maggio 2013)

Viaggiatori nel mondo: Stefania e Claudio

Per il nostro anniversario decidiamo di prenderci una pausa a Fuerteventura con la speranza di tornare un po’ abbronzati, cosa che non succederà perché, purtroppo, il tempo è stato inclemente.
Si parte dopo pranzo dall’aeroporto di Bergamo dove atterriamo nel tardo pomeriggio;lì ritiriamo l’auto che abbiamo prenotato dall’Italia e subito partiamo alla volta del nord e precisamente alloggiamo a Costa Calma dove staremo per 3 giorni.
Vista dall'hotel

1° giorno
Dopo un’abbondante colazione ci dirigiamo verso Morro Jable dove ci aspetta un fantastico lungomare fiancheggiato da ristoranti, bar e negozi. Qui facciamo una sosta alla spiaggia di Matorral lambita da acque cristalline dove fa da guardia il faro.
Faro di Matorral
 Spiaggia di Matorral

Lasciamo alle spalle Morro Jable e partiamo in direzione Puertito de La Cruz dove raggiungiamo, tramite strada sterrata, il Faro di Jandia, punto di riferimento dei naviganti.
Faro di Jandia

Nel ritorno costeggiamo una delle più belle spiagge dell’isola Playa Jandia e ci imbattiamo nel villaggio di pescatori di Puerto de la Cruz, dove a pranzo si possono gustare favolosi piatti di pesce.
Lungomare di Morro Jable

Una volta rientrati in hotel ceniamo e ci ritiriamo in camera a leggere un buon libro, poiché fuori il clima è abbastanza freddo a causa anche del vento che soffia impetuoso e che ci accompagnerà tutto il soggiorno.

2°giorno
Oggi iniziamo con Puerto del Rosario, capoluogo dell’isola dove a causa della pioggia che scende copiosa decidiamo di andare a vedere il Centro Commerciale Las Rotondas dove usciamo quasi subito. In auto facciamo un giro panoramico a El Castillo dove un’orda di brutte costruzioni ne fanno da contorno.
A metà strada della costa orientale troviamo Caleta de Fuste una piccola baia a forma di ferro di cavallo attorniata da numerosi locali per turisti dove ci fermiamo per un caffè.
Ci dirigiamo verso sud di Caleta verso Pozo negro un piccolo villaggio di pescatori con la spiaggia di sabbia nera, dove vediamo surfisti volteggiare tra le onde impetuose.
Villaggio di Pozo Negro

Dopo una breve sosta andiamo a vedere il Faro de Enillada dove dalla sua sommità si possono osservare le onde dell’oceano che sbattono contro la sua base di roccia; quando il cielo è limpido si può vedere la costa africana.
Faro de la Entellada

Nel ritorno passiamo da Las Playtas una piccola cittadina affacciata su di una spiaggetta di sabbia vulcanica dove si affacciano ottimi ristoranti; qualche chilometro oltre troviamo Gran Tarjal anch’esso con spiaggia di sabbia nera dove le sue acque meritano da anni la bandiera blu.
Las Playtas
 Spiaggia Gran Tarajal

Ormai si è fatto tardi e decidiamo di rientrare in hotel

3° giorno
Dopo colazione facciamo le valige perchè da oggi il nostro alloggio sarà a sud dell’isola e precisamente a Corralejo all’hotel Tres Islas.
Durante il tragitto prima di arrivare a destinazione facciamo varie tappe.
La prima è a Tuineje dove visitiamo la chiesa di San Miguel dedicata all’arcangelo Gabriele; poco distante il piccolo centro di Tiscamanita dove non può essere tralasciata una sosta ai mulini a vento oggi attrezzati come centro didattico e qui ,tramite pannelli esplicativi, ne viene raccontato l’utilizzo.
Centro Mulini a vento

iprendiamo l’auto e ci dirigiamo verso il Municipio di Antigua e qui entriamo in una tipica chiesa in architettura canaria: la chiesa di Nuestra Senora de Antigua il cui altare appare dipinto elusivamente di rosa/verde.
Interno chiesa nostra signora di Antigua

La prossima tappa è il Municipio di Betancuria capitale storica dell’isola che conserva ancora edifici del periodo coloniale. A testimonianza del glorioso passato rimane la cattedrale di Santa Maria di Betancuria con annesso museo sacro; essa appare all’interno arricchita di elementi eterogenei dove spicca un fantastico pavimento in pietra ed un soffitto con intarsi lignei colorati.
Campanile cattedrale di Betancuria

Ormai si è fatta ora di pranzo e ci fermiamo a mangiare delle gustose tapas in un bar con vista sulla cittadina. Passaggio in auto a Vega de Rio Palmas dove vediamo esternamente la chiesa della Virgen della Pena, patrona delle canarie.
Chiesa della Vergine della Pena

Prima di arrivare a destinazione ci dirigiamo verso Pajara dove a nordovest si trova Ajuy un’alternanza di rocce e sabbia nera e qui decidiamo di fare una breve passeggiata fronte mare per arrivare alla Caleta Negra una grotta scavata dal vulcano dalla quale sgorga acqua cristallina.
spiaggia di Ajuy
 caleta negra

Ormai è pomeriggio inoltrato e dopo circa mezz’ora siamo a Corralejo dove le dune di sabbia appaiono ai nostri occhi come un fantastico spettacolo della natura.

4° giorno
Oggi decidiamo di passare la giornata a Corralejo dove dopo aver parcheggiato l’auto facciamo una passeggiata in centro dove gli edifici più antichi sono utilizzati come bar, ristoranti, negozi… ma la cittadina non ci entusiasma molto e dopo una pausa…tapas… sul lungomare ci spostiamo alla Playa del Cotilllo dove finalmente ci fermiamo a prendere il sole riparati dal vento grazie alle alte rocce che circondano la spiaggia (sarà… purtroppo... l’unica volta).
Corralejo
 spiaggia di Cotillo

Nel ritorno ci fermiamo veder il faro di El Toston che domina la baia di El Cotillo per poi concludere la serata a cena presso un ristorante sul lungomare di Corralejo.
Faro de il Tolston

5° giorno
Fantastica colazione al Tres Islas e partenza per Lajares che raggiungiamo dopo circa un quarto d’ora; il luogo è noto per i tradizionali vestiti che indossano le donne locali molto colorati e ricercati dai turisti e qui ci fermiamo in un piccolo bar dove beviamo un fantastico caffè italiano.
A circa 6 km a sud sorge Tindaya situata ai piedi della montagna omonima; una volta arrivati vi apparirà ai vostri occhi una stradina stretta e lunga, percorribile in auto, della quale non vedete mai la fine ma quando arrivate in fondo, parcheggiate l’auto e dopo circa dieci minuti a piedi, ai vostri occhi apparirà uno spettacolo da favola dove gli speroni rocciosi altissimi lo fanno sembrare ad un fiordo naturalmente con colori ben diversi.
Lì ci attardiamo per delle foto e poi facciamo rientro all’hotel.

6° giorno
Il penultimo giorno decidiamo di prendere il traghetto che ci porta all’Isola di Los Lobos un vero gioiello della natura. L’isola è completamente brulla e rocciosa , c’è un solo ristorante dove poter mangiare pesce freschissimo; ci si può fermare alla spiaggia della concha o nella baia dopo il puertito che è riparata dal vento. In 45 minuti si può raggiungere il faro e in meno di due ore girare l’intera isola. Da ricordare che l’ultimo traghetto che riporta sulla terraferma è alle ore 16. Giunta ormai l’ora della partenza ci avviciniamo al pontile in attesa del rientro. Fortunatamente al ritorno il mare è un pó più calmo e ci possiamo godere con più tranquillità il “viaggio”.
Mare di Los Lobos
 Los  Lobos in lontananza

Arrivati al porto di Corralejo ci fermiamo per un gelato. Prima di rientrare in hotel ci fermiamo al parco naturale de Las Dunas considerato da molti il Sahara d’Europa e come due bambini ci divertiamo a salire su e giù dalle dune che il vento muta continuamente con il rischio anche di… perdersi. Il vento che sferza continuamente i nostri volti ci fa desistere dal continuare a rimanere e ci rechiamo in hotel a preparare le valige e a cenare; domani si torna….
Dune di Corralejo

7° giorno
Oggi ci alziamo un po più tardi poiché il volo sarà in serata quindi una volta fatta colazione e caricate le valige partiamo alla volta di Puerto del Rosario dove si trova l’aeroporto ma durante il tragitto ci fermiamo per alcune visite. Ad Oliva ci fermiamo alla Chiesa di Nostra Signora de la Candelaria dove la caratteristica è l’ alto campanile in pietra vulcanica nera.
Chiesa de la Candelaria

Molto interessante è anche la Casa de los Coronelos un tempo occupato da militari. Belli sono i balconi in legno e le decorazioni alle finestre ed alle porte.
Casa de Los Coreneles

Si è fatta ormai l’una e ci avviciniamo alla zona portuale con la voglia di mangiare un buon piatto di pesce ma decidiamo di fermarci in un ristorantino molto invitante ed assaggiare vari tipi di tapas cucinate squisitamente anche a base di pesce……
Dopo pranzo riconsegniamo l’auto ed una navetta ci porta in aeroporto dove partiamo dopo circa due ore ed atterriamo a Bergamo intorno alla mezzanotte. A parte il tempo non bellissimo l’isola merita senz’altro un soggiorno…. Ci torneremo…. meglio ad ottobre/novembre come ci hanno suggerito gli abitanti del posto.

Claudio e Stefania

giovedì 19 settembre 2013

RELAX…. NEL CILENTO!!

Viaggiatori nel mondo: Stefania e Claudio e... Gemma

L’ultima settimana di Agosto decidiamo di trascorrerla in pieno… o quasi relax e optiamo per il Cilento, una zona d’Italia che mai abbiamo visto e quindi nel primo pomeriggio di una giornata assolata partiamo alla volta di Acciaroli scelta quasi a caso perché l’hotel in cui avremmo soggiornato (La Playa) e che avevo scelto perché sul mare si trovava proprio in quella cittadina. Mai scelta fu più azzeccata!!! Vicinanza del piccolo borgo storico, passeggiata sul lungomare non distante, hotel con magnifica terrazza dove mentre si cena si può assistere ad uno dei più belli spettacoli della natura: il tramonto……
Tramonto ad Acciaroli
 Spiaggia Acciaroli

Arriviamo a destinazione in tarda serata dopo un paio di soste; purtroppo è gia buio e non possiamo gustarci appieno quello che apparirà nei giorni seguenti ai nostri occhi: mare cristallino, ripide scogliere a picco, natura incontaminata, ampie spiagge…….
Centro Acciaroli con la torre
 Borgo di Acciaroli

Ci assegnano la camera essenziale ma dotata di ogni comfort e soprattutto pulita, dove illuminati solo dalla luna scorgiamo in lontananza il mare e ne sentiamo le onde che si infrangono sulla riva…. Bellissimo!!
Disfiamo le valige e stanchi ci addormentiamo in attesa dell’alba del giorno seguente.
Fattosi mattino scendiamo per colazione dove la nostra meraviglia si fa realtà quando vediamo quale spettacolo è consumare i pasti proprio sul mare seduti comodamente su di un’incantevole terrazza; non importa quello che ci sarà nel piatto…… comunque si è mangiato bene: piatti semplici ma ben cucinati ad esaltazione dei sapori della terra…
Siccome ci eravamo proposti completo relax la maggior parte della settimana la trascorriamo rilassandoci , prendendo il sole, facendo lunghe passeggiate sul bagnasciuga e nuotate in quel mare le cui acque si specchiano nel sole e i suoi scogli ne fanno da contorno….
La sera, dopo cena, è d’obbligo la passeggiata nel paesino dove possiamo ammirare seduti nella piazzetta i pescherecci che partono per poi riportare pesce fresco che verrà consumato nei ristoranti; per ammirare il mare che all’orizzonte spazia nell’infinito donando una sensazione di serenità… e mangiando la famosa “zeppola” simile alla nostra frittella che viene venduta, di solito, durante le feste del paese!!
Porto di Acciaroli

Caffè o bibita….. e rientro in hotel!!
A fine settimana decidiamo di prendere l’auto e di trascorrere una giornata alla scoperta di un tratto del Cilento e partiamo in direzione sud di Acciaroli scoprendo vari paesi che sembrano usciti dalle favole. Passiamo attraverso Pioppi che ,assieme ad Acciaroli sono frazioni di Pollica, e ci fermiamo per alcune foto nel piccolo porticciolo. Proseguiamo per Marina di Pisciotta centro balneare per arrivare a Palinuro, famosa località , dove arrivati al porto decidiamo di fare un’escursione alle grotte di Capo Palinuro.
Punta palinuro

Saliamo su di una piccola barca dove in compagnia di altre persone ci portano a vedere: la Grotta azzurra che deve il suo nome ad un fenomeno generato dalla luce del sole che filtra all’interno della grotta attraverso un cunicolo sottomarino situato a 18 mt. di profondità donandole un intenso colore azzurro;
Grotta azzurra

la Grotta del sangue dove il colore delle pareti interne appaiono di un sorprendente colore rosso; al suo interno possiamo ammirare formazioni calcaree a forma di conchiglia e coccodrillo;
Ingresso grotta del sangue

ed infine la grotta dei Monaci dove le formazioni stalagmitiche sembrano riprodurre un gruppo di monaci in preghiera.
Grotta dei monaci

Proseguendo per la visita vediamo anche un arco naturale che si staglia nella roccia.
Arco naturale

A conclusione della gita ci fermiamo per una sosta bagno alla bellissima spiaggetta del Buon Dormire ma è talmente sovraffollata che rimaniamo solo per pochissimo tempo.
La fame si fa sentire, riprendiamo l’auto in direzione Marina di Camerota dove ci fermiamo al Ristorante Da Pepe dove mangiamo ottimi piatti di pesce: antipasto di pesce misto, spaghetti all’astice, cavatelli con baccalà e per finire sfoglia al cioccolato….. da leccarsi i baffi; non manca un buon espresso!!
A questo punto merita un riposino e decidiamo di fermarci in una spiaggia baciati dal sole.
Nel ritorno passiamo per Pisciotta fino ad arrivare ad Acciaroli; farci una doccia e scendere a cenare con il mare che sembra fare da sfondo ad un quadro!!!
Buonanotte!!
Il martedì successivo il tempo non promette nulla di buono cosi decidiamo di fare un’escursione a Paestum antico sito archeologico della Magna Grecia dove attraverso una passeggiata di circa un’ora, una buona guida ci racconta storia e aneddoti del posto mettendo in evidenza ciò che lo rende importante ovvero i tre templi dedicati a Nettuno, Athena ed Era.
Paestum


Usciti andiamo a vedere il museo situato nella città antica il quale narra, attraverso i reperti esposti, la storia di Paestum e del suo territorio; nello stesso luogo è allestita la mostra “Rosantico” dove la rosa ne è la protagonista nei vari ambiti di applicazione: cosmesi, profumi, vasi, specchi….; il tutto in concomitanza del ripristino del roseto nell’area archeologica.
Pranziamo, riprendiamo l’auto e ci dirigiamo verso l’hotel ma durante il tragitto decidiamo di fermarci prima ad Agropoli dove visitiamo il piccolo centro storico e la Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli dal cui sagrato si ha una bella panoramica sul sottostante porto e poi a Castellabate: lì ci fermiamo al belvedere e nella piazzetta dove hanno girato il film Benvenuti al Sud.
Centro storico di Agropoli
Chiesa di S. Maria di Costantinopoli
 Belvedere da Castellabate


Riprendiamo la strada per Acciaroli dove arriviamo per l’ora di cena.
Gli ultimi due giorni li passiamo “gustandoci” il sole di questo lembo fantastico della Campania che nulla ha da invidiare alla ben più famosa costiera Amalfitana.

Stefania, Claudio e… Gemma

lunedì 9 settembre 2013

Racconto di viaggio in Provenza (agosto 2013)

Viaggiatori nel mondo: Stefania & Claudio

Si parte alla volta di Avignone dove arriviamo dopo circa sette ore con tappa a Ospedaletti in Liguria per la pausa pranzo.
Il nostro alloggio si trova in centro Avignone (hotel dell’orologio) a pochi passi dalla Piazza dell’Orologio dove dopo una doccia ristoratrice usciamo per cena e per ammirare il Palazzo dei Papi che si erge maestoso anche grazie all’illuminazione notturna.
Stanchi per il viaggio decidiamo di rientrare in hotel.
1° giorno
La nostra meta principale della giornata è la visita del Palazzo dei Papi: il più grande palazzo gotico dell’Europa dove numerosi video raccontano storia e curiosità del Palazzo. Visitiamo varie sale ma la maggior parte sono spoglie; le più belle, secondo me, sono la camera del papa che è decorata di maioliche e quella del cervo dove vi sono affreschi di scene di caccia.
Palazzo dei papi

Accanto al Palazzo si può veder la Cattedrale di Notre Dames de Doms dove nella cappella di St. Roche sono sepolti due papi.
Cattedrale notre dame de domes

A questo punto decidiamo di visitare la città con il trenino che si ferma proprio nella piazza del palazzo il quale arriva sino ai giardini dietro la cattedrale dai quali si ha una bella panoramica della città.
A conclusione della giornata decidiamo di visitare il Ponte di Benezet iniziato nel 1100 ca. dal pastorello Benezet che all’origine univa le due sponde del fiume Rodano composto da 19 arcate delle quali ne rimangono solo tre a causa dell’impetuosità del fiume sino a che non sono state costruite dighe che rallentano il suo scorrere.
Ponte di Benezet

Rientriamo in hotel e alla sera usciamo per cena e visitiamo il centro storico di Villeneuve les Avignon dominato dalla Torre di Filippo il bello.
Cena al ristorante Les jardin de la livree dove abbiamo mangiato in un bel giardino dei gustosi piatti a base di pesce e di carne e per finire una deliziosa sfoglia con frutti di bosco.
2° giorno
Dopo colazione ci dirigiamo verso Roussillon un villaggio che per il colore delle sue rocce (color ocra e tutte le sue tonalità) assomiglia al Gran Canyon dove attraverso una sentiero facciamo una passeggiata di circa 30 minuti dove possiamo vedere le tante varietà di ocra. Da non perdere inerpicarsi attraverso i suoi vicoli dove dal punto panoramico detto castrum si apre uno scenario fantastico verso nord.
canyon di Roussillon
Vista del borgo di Roussillon

Proseguiamo per raggiungere l’Abbazia di Senanque famosa perché circondata da campi di lavanda dove al nostro arrivo troviamo tante persone intente ad immortalare quel paesaggio fantastico e così facciamo anche noi dopo una breve visita all’interno della basilica che risulta essere maestosa ma essenziale.
Abbazia di Senanque

Soddisfatti delle nostre fotografie ci dirigiamo alla volta del villaggio di Apt ma ce ne andiamo quasi subito poichè dal canto nostro non ha nulla di particolare.
La prossima tappa è Coustellet; qui ci fermiamo a visitare il museo della lavanda dove attraverso un video si possono vedere la semina, la raccolta e la distillazione. Nelle sale adiacenti si possono vedere vari strumenti usati per la distillazione e i vari tipi di lavanda. Per finire ci si può fermare nella loro boutique per acquistare prodotti da loro confezionati. Vale la pena come pausa rilassante.
Nel tardo pomeriggio ci rechiamo a Fontaine de Vaucluse, fantastico villaggio posto sul fiume Sourge la cui sorgente sgorga da una cavità sotterranea sfociandovi dopo alcuni chilometri. Lungo il suo corso abbiamo visitato il Mulino a Papier dove producono la carta ancora a mano con tecniche del xv secolo ca. In questo piccolo borgo ha vissuto per circa un anno il poeta Petrarca.
in ricordo di Petrarca
... la sorgente sotterranea 

Si è ormai fatta sera e decidiamo di andare a vedere il villaggio di Gordes posto su una collina e passeggiare attraverso le sue stradine medievali. Gli fanno da cornice lussuosi hotel e ristoranti.
Villaggio di Gordes

Ceniamo in un ristorante dove propongono cucina italiana con un’ottima pizza.
Riprendiamo l’auto e rientriamo ad Avignone.
3° giorno
Oggi ci aspettano un paio di città di origine romane, tra queste iniziamo con Orange dove visitiamo: il teatro antico uno dei meglio conservati d’Europa con la facciata quasi completamente integra a rendere onore alla magnificenza del sito. Da vedere le presentazioni multimediali dei momenti migliori della storia del teatro visibili dietro quattro rientranza delle gradinate. L’arco di trionfo che celebra le vittorie di G. Cesare con le sue decorazioni dedicate ad eventi bellici, conclude la nostra visita alla cittadina.
il teatro antico
l'arco di trionfo di Orange 

Essendo ancora mattina decidiamo di andare ad Isle sur la Sourge dove assistiamo ad un variopinto e piacevole mercato sull’acqua;la cittadina è famosa per i suoi mulini un tempo azionati dal fiume stesso.
mercato sull'acqua

Dopo pranzo andiamo a veder il Pont du Gard un magnifico acquedotto su tre livelli del 20 a.c. che con i suoi 48m è il più alto degli acquedotti romani. Peccato il costo eccessivo (€18) per chi vuol visitare solo il ponte poiché nel prezzo è compreso anche una specie di parco acquatico.
Pont du Gard

La seconda città romana è Nimes dove le attrazioni da vedere sarebbero diverse ma noi optiamo per Les Arenes anfiteatro romano dove si affrontavano nelle loro battaglie e giochi i gladiatori. Oggi è ritenuto uno dei meglio conservati ed è utilizzato per le corride, non cruente, durante le feste.
teatro antico a Nimes

Ormai si è fatta ora di cena e ci dirigiamo verso Aigues Mortes una cittadina circondata da mura che inglobano dieci porte, sei torri e feritoie per le frecce. Facciamo una breve passeggiata all’interno del centro storico con, negozi, bar e ristoranti e ci fermiamo a cena apprezzando due buoni piatti di moules alla provenzale con patatine fritte. (ristorante La Pignata di Pinocchio).
ingresso alla cittadina di Aigues Mortes

4°giorno
Da oggi il nostro alloggio sarà a pochi minuti di distanza da Marsiglia precisamente ad Allauch presso l’Hotel Les cigales immerso nella campagna e gestito egregiamente da due italiani.
Ci alziamo di buona mattina e ci dirigiamo verso St. Remy de Provence una bella cittadina prettamente provenzale dove dopo una breve passeggiata lungo le botteghe artigiane, le piazzette, i vari negozi e patria dei maestri cioccolatai visitiamo il Muasoleo di ST. Paul con annessa chiesetta romanica e giardini dove venne ricoverato Van Gogh. Lì visitiamo la sua camera dove sono riprodotte parte delle 150 opere da lui realizzate in circa un anno e le lettere di illustri medici riguardo alla malattia dell’artista.
piazzetta caratteristica a St Remy
Mausoleo di St Paul 

Poco distante da St. Remy ci imbattiamo nella cittadina di Les baux de Provence, tra le più suggestive della Provenza, situata su di uno sperone di roccia dove svetta quello che rimane del Castello. La città è interamente pedonale e ci si accede attraverso la Tour de Brau oggi sede del Museo di storia di Les Buax. Merita una visita la mostra denominata Carriere de lumiere dove le immagini di quadri di pittori da Monet a Chagall vengono proiettati sulle pareti di una cava di bauxite accompagnate da un sottofondo musicale e da alternanza di luce e buio. Senz’altro non si può lasciare Les Baux senza vedere questo spettacolo.
villaggio di Le Baux de Provence
 mostra Carrier de Lumiere

Nel pomeriggio la nostra meta è Arles fondata dai romani sul fiume Rodano. Qui visse per più di un anno Van Gogh ma nessuna delle sue opere è conservata. Dopo una breve passeggiata nel centro storico parte del nostro tempo lo dedichiamo alla visita di Les Arenes (anfiteatro romano) uno dei meglio conservati in Provenza dalla cui sommità si può avere una splendida vista sulla città; proseguiamo raggiungendo il teatro antico un tempo usato come fortezza, poi come cava; oggi sono rimaste solo due colonne chiamate “le due vedove”. Prima di uscire assistiamo ad un filmato dove viene ricostruito come era all’origine il teatro. La nostra permanenza ad Arles termina con una veloce visita ai criptoportici: colonnati sotterranei adibiti a magazzini ma il costo non vale la visita.
Les Arenes
 Le due vedove

Terminiamo la serata con una toccata e fuga a Martigues un piccolo villaggio di pescatori detto anche “piccola Venezia” perché attraversata da canali.
Martigues - la Piccola Venezia

Stanchi della giornata riprendiamo l’auto e ci dirigiamo verso l’hotel dove dopo una breve doccia ci addormentiamo esausti.
5°giorno
Dopo un’abbondante colazione partiamo alla volta di Marsiglia alla quale dedichiamo l’intera giornata; è bene sapere che la città si articola intorno al porto vecchio e le maggiori attrazioni sono qui racchiuse.
il porto vecchio

Dopo breve passeggiata tra le caratteristiche vie affiancate da negozi, bar e ristoranti di vario genere, ci dirigiamo verso il Pavillon dove si possono ammirare vari spaccati della vita cittadina.
Proseguiamo quindi con la visita della Ville Charitè un tempo adibito ad ospizio per i poveri; essa si sviluppa attorno ad una cappella ed ospita ai piani superiori due musei.
cortile Ville Charite

Facciamo una pausa pranzo presso il quartiere Paniere dove ci sono localini molto caratteristici.
Nel primo pomeriggio proseguiamo la visita alla cattedrale del la Major uno splendido edificio in stile neobizantino dove al suo interno si possono ammirare favolosi pavimenti a mosaico e vetrate policrome.

cattedrale de la major

A causa della stanchezza e del caldo decidiamo di prendere il trenino che ci porta nel punto più alto della città (ca 155mt) per vedere la Basilica della Madonna della Guardia dove si ha una meravigliosa vista di Marsiglia.
vista di Marsiglia dall'alto
 Basilica della Madonna della Guardia

Rientrati in città facciamo una breve passeggiata lungo il viale della Canebiere, famoso per una canzone, poi ci dirigiamo alla macchina per raggiungere il palazzo di Longchamps con la sua spettacolare fontana.
Palazzo di Longchamps

Giunta l’ora della cena decidiamo per una sosta a Cassis (piccolo paese di pescatori sul mare) dove giungiamo dopo circa 30 minuti. Il paese è molto carino e qui ceniamo in un ristorante sul mare (la bada… credo ce ne siano di migliori). Così finisce la nostra serata….
Porto di Cassis

6° giorno
Oggi partiamo alla volta di Aix en Provence, antica capitale della Provenza e famosa per le sue fontane e luogo preferito dai vari pittori per i suoi paesaggi suggestivi.
tavolini all'aperto di Aix en Provence

Come prima cosa entriamo nell’ufficio del turismo per alcune informazioni e per acquistare il biglietto della mostra dedicata agli impressionisti a partire da Cezanne sino ai giorni nostri con Mirò, Picasso e Dalì. Lì rimaniamo per circa un’ora dove ammiriamo quadri dai quali le immagini sembrano uscire dagli stessi tanto sono realiste e intense grazie anche ai colori della Provenza e dei paesaggi che ne sono dipinti.
Una volta usciti passeggiamo lungo corso Mirabeau con una visita, solo esterna, della cattedrale dove si trova il vecchio quartiere fiancheggiato da bar e ristoranti e così optiamo per una pausa caffè al più vecchio locale: la Brasserie les deux garcons.
esterno della Cattedrale

Ci avventuriamo appena un po’ fuori dal centro per dare un’occhiata al Pavillion de Vendom uno dei più pregevoli edifici cittadini ma essendo chiuso facciamo due passi nei giardini piantumati di rare specie. Poco prima vediamo le vecchie terme romane (thermes Sextius) e lo stabilimento balneare oggi prestigioso hotel con spa.
A conclusione della giornata riprendiamo l’auto e dopo circa mezz’oretta arriviamo a St. Maximin la Ste Baume dove circondata da vigneti, domina la bella basilica di santa Maria Maddalena e dall’annesso monastero, adibito oggi a ristorante.
Al suo interno è senz’altro da veder l’organo, uno tra i più belli della Francia realizzato dal fratello di Napoleone e composto da 3000 canne.
interno Cattedrale con particolare del'organo

Ormai è ora di rientrare in hotel in attesa dell’ultimo giorno in Provenza
7° giorno
Oggi è il nostro ultimo giorno in Provenza e con calma ci attardiamo nel giardino dopo colazione, partendo poi alla volta di Salon de Provence famoso per la produzione di olive di sapone .
Il pese è dominato dal castello con annesso museo militare (vale una visita solo per gli appassionati di armi militari); a nord della città visitiamo la chiesa gotica di Sa. Laurent dove sono conservate le spoglie di Nostradamus il più famoso cittadino di Salon. Anche Salon è famosa per le sue fontane e in piazza degli alberi ci sediamo in un bar per un caffè e per ammirare la fontana Muscosa nascosta sotto il muschio che la ricopre interamente, da cui trae il suo soprannome.
ingresso castello
 fontana muscosa

Prima di andarcene visitiamo il saponificio Fabre dove si fabbrica il sapone sin dal 1900 e qui acquistiamo alcuni loro prodotti.
Nel pomeriggio facciamo una passeggiata a Laurin, un piccolo paese del Luberon e poi andiamo a visitare l’Abbazia di Sylvacane, un armonioso edificio cistercense immerso nella campagna, composto da varie sale ed affiancato dai chiostri del XIII secolo.
scorci di Lourmarin

Rientriamo in hotel per una doccia e poi usciamo a cena in un grazioso ristorante ( Les tres freres….. buono direi) per poi ritornare a dormire….
8° giorno
Ultima colazione e partenza con l’intenzione di fermarci a vedere le famose isole di Porquerolles ma il traffico tanto intenso ed i parcheggi inesistenti ci fanno desistere e dopo circa due ore ce ne torniamo sulla strada del ritorno facendo tappa a Cannes dove ceniamo e ci fermiamo a dormire essendosi fatto ormai tardi. L’indomani in tarda mattinata siamo a casa. Così finisce la nostra bella avventura in Provenza anche se un pò….tour de force…..

Stefania e Claudio